Sei diventata mamma da poco e ti accorgi di essere sempre in ansia?
Spesso le mamme che accompagno nei percorsi di consulenza raccontano di sentirsi nervose, con i nervi a fior di pelle, sempre in allerta per timore che il proprio bambino non stia bene, mangi poco, riposi male.
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La scorsa settimana la mamma di un bimbo di 3 mesi mi ha detto:
"Mi rendo conto che da quando è nato ho sempre dormito con un occhio chiuso e uno aperto.
Non riesco mai a rilassarmi, ho paura di fare qualcosa di sbagliato, sono stanchissima e non riesco a godermi questo bambino che ho desiderato tanto a lungo”
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Quali sono le cause principali
dell'ansia dei neogenitori?
Le cause dell'ansia nei primi mesi di vita del bambino possono essere tante:
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INESPERIENZA:
per i genitori alle prime armi, l'ansia può derivare dalla mancanza di esperienza nel prendersi cura di un neonato e dalla paura di non essere in grado di soddisfare adeguatamente i suoi bisogni.
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PREOCCUPAZIONI PER LA SALUTE DEL BAMBINO:
i neo genitori possono avere paure che riguardano la salute del neonato.
Alcune mamme temono che il proprio piccolo possa prendere anche una semplice l’influenza o la tosse.
Temono sia troppo piccolo per riuscire a difendersi anche da malattie comuni.
Altri genitori sono in ansia perché pensano che il figlio possa soffocare quando inizia lo svezzamento o avere reazioni allergiche a qualche alimento.
Altre volte l’ansia deriva dal fatto che il neonato ha qualche malformazione congenita o malattia genetica rara e mamma e papà non riescono a immaginare come sarà il suo futuro.
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PAURE LEGATI ALLO SVILUPPO DEL BAMBINO:
l'ansia dei genitori può anche essere alimentata dalle preoccupazioni riguardanti lo sviluppo del bambino, come il raggiungimento dei traguardi motori, cognitivi e emotivi appropriati per l'età.
Alcune mamme mi chiedono: “Ma è normale che a 6 mesi mio figlio non sappia ancora camminare? Il bimbo della mia amica si alza già in piedi da solo mentre il mio gattona e basta!”
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ESIGENZE DEL BAMBINO:
la costante richiesta di cure, nutrimento e attenzione da parte del neonato può generare stress e ansia nei genitori, specialmente se si sentono sopraffatti dalle richieste del bambino.
Come capire se anche tu soffri di ansia?
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I sintomi più comuni di questo disagio emotivo sono:
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IRRITABILITA' E NERVOSISMO:
i genitori ansiosi possono essere più irritabili e nervosi nell’accudire il loro bambino e reagire in modo eccessivo a situazioni apparentemente banali.
Potrebbe capitarti, ad esempio, di non riuscire più a tollerare il pianto di tuo figlio e iniziare ad alzare la voce con lui anche se ha pochi mesi e non è assolutamente in grado di capire il significato delle tue parole.
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IPERVIGILANZA
un genitore ansioso tende a controllare costantemente il suo bambino, assicurandosi che respiri quando è addormentato, aspettando a lungo prima di metterlo disteso dopo la pappa per paura che rigurgiti, analizzando il suo comportamento e l’ambiente circostante alla ricerca di eventuali segni di pericolo o disagio.
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PREOCCUPAZIONI COSTANTI:
l’ansia porta a sentirsi costantemente preoccupati per la salute e il benessere del bambino, ad avere pensieri ricorrenti riguardanti possibili scenari negativi.
Potresti accorgerti che vedi pericoli ovunque, che fatichi a lasciare che altre persone prendano in braccio il tuo piccolo per timore che non lo sostengano nel modo giusto.
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DIFFICOLTA' A RILASSARSI:
una mamma o un papà fortemente ansioso faticano a rilassarsi o distogliere l'attenzione dalle preoccupazioni riguardanti il figlio, anche quando il bambino è al sicuro e in buona salute.
Come uscire dal circolo vizioso dell'ansia?
Quando i genitori arrivano in consulenza perché si rendono conto che questi sintomi stanno diventando un grosso ostacolo al loro benessere e impediscono di godersi a pieno l’esperienza tanto attesa della maternità o della paternità, cerchiamo insieme di trovare il modo per :
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RAGGIUNGERE UN NUOVO EQUILIBRIO:
è fondamentale riuscire a occuparsi al meglio del proprio bambino, rispondere ai suoi bisogni fisici ed emotivi ma anche prendere del tempo per se stessi, per ricaricarsi.
I bambini si accorgono immediatamente se mamma o papà sono tesi, in ansia, e reagiscono spesso col pianto perché non si sentono al sicuro.
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IMPARARE A CHIEDERE AIUTO:
condividere le proprie preoccupazioni con il partner e chiedere aiuto a familiari e amici è essenziale per ridurre il senso di solitudine e la paura di non essere all’altezza della situazione.
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AMPLIARE LE PROPRIE CONOSCENZE:
informarsi adeguatamente sullo sviluppo del bambino, sulle norme di sicurezza e sulle pratiche di cura neonatale può contribuire a ridurre l'ansia derivante dall'inesperienza e dalla mancanza di conoscenza.
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PRATICARE TECNICHE DI RILASSAMENTO:
incorporare nella routine quotidiana tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la visualizzazione, il training autogeno può aiutare i genitori a ridurre lo stress e l'ansia.
Cerchi aiuto per superare la tua ansia e tornare a godere a pieno la maternità/paternità?
L'ansia nei primi mesi di vita del bambino è una sfida comune per molti genitori, ma è possibile affrontarla in modo efficace attraverso l'educazione, il sostegno sociale e l'adozione di strategie di gestione dello stress.
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Con il tempo e la pratica anche tu puoi imparare a gestire l'ansia in modo sano e a goderti appieno il meraviglioso viaggio della genitorialità.
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Se senti di avere bisogno di un supporto psicologico per affrontare questo momento delicato della tua vita, puoi contattarmi compilando il modulo contatti che trovi qui sotto.
Dott.ssa Catulla Contadin
Psicologa
Psicoterapeuta
Consulente sul sonno del bambino